Il Cliente è il nostro mondo.
Il Cliente è la nostra ricchezza.
Il Cliente è l’ossigeno che ci permette di vivere.
Questo mantra va ripetuto ogni mattina. La nostra vita di freelance, ma non solo, ruota attorno a coloro che credono in noi e valorizzano il nostro lavoro. Ma la qualità del nostro lavoro dipende molto anche dal rapporto che abbiamo con il nostro cliente. Può sembrare un’assurdità, ma quando si lavora a stretto contatto con i propri clienti, ovvero quando il tipo di servizio offerto prevede un continuo scambio di informazioni e opinioni, è importantissimo aver instaurato un certo feeling con il proprio cliente. Senza questo anche le attività più banali potrebbero risultare inefficaci.
no customer no party
Quindi, così come il cliente sceglie noi anche noi dobbiamo scegliere lui. Per fare questo dobbiamo stare attenti ad alcuni fattori che andranno ad incidere molto sul rapporto futuro.
Solvente
Siamo sinceri, la prima caratteristica che un cliente deve avere è quella di pagare. Senza questa, è brutto a dirsi, non si fa nulla. Senza soldi non facciamo la spesa, non sfamiamo i nostri figli, non viviamo.
Motivato
La motivazione è importantissima. Chiedetevi perché siete stati contattati (se siete stati contattati). Perché il cliente vuole affrontare un progetto strutturato sul web? Chi non ha le giuste motivazioni non ci metterà l’impegno necessario. Ogni volta che ci penso mi viene in mente un bellissimo articolo di Veronica Gentili intitolato “lettera aperta all’azienda che voleva essere nei social network“.
Strutturato
Ebbene sì, deve essere mediamente evoluto, almeno per i miei gusti. Io evito le micro realtà, a meno che non soddisfino i due requisiti precedenti. Il perché è semplice. Alcuni vorrebbero avere un piano comunicazione degno di BMW senza avere nemmeno un logo degno di essere chiamato tale.
Mediamente evoluto
Io prediligo chi già capisce un po’ di web, è più facile che sappia già o capisca secondo quali metriche valutare i risultati. Chi conosce il web
Eticamente simile a te
I valori sono, per me, importanti. È un mio limite? forse. Non riesco a gestire la comunicazione di chi rappresenta valori e comportamenti che non condivido. Ora forse esagero, ma voi fareste il social media manager per Equitalia?
La mia è una scelta. Ogni professionista ne fa. Il perché, in alcuni casi, mi sono trovato a rifiutare progetti è che voglio un fatturato pulito, fatto di progetti che capisco e condivido, per i quali vale la pena svegliarsi la mattina e rimboccarsi le maniche per dare il meglio di sé. È il minimo che possiamo fare per chi crede in noi e ci paga per offrirgli un servizio. Io credo che l’etica professionale sia tutto per un libero professionista, e questa ci impone di dare sempre il massimo e di chiedere altrettanto.